venerdì 9 aprile 2010

Un'attesa piena di fiducia

Don Bosco, nell'unica intervista rilasciata ad un giornalista nel 1884, ad una domanda sull'avvenire della Chiesa, rispondeva: "Umanamente parlando, c'è da credere che l'avvenire sarà grave. Le mie previsioni sono molto tristi, ma non temo nulla. Dio salverà sempre la sua Chiesa, e la Madonna, che visibilmente protegge il mondo contemporaneo, saprà far sorgere dei redentori."

Non c'è dubbio che, conoscendo la storia del '900, le tristi previsioni di don Bosco siano più che semplici sensazioni. E' anche da notare che forse, don Bosco, caratterialmente, era un pessimista, ma l'amore verso Dio e la consapevolezza che Egli "non ci lascerà mai soli" non poteva buttarlo nello sconforto.
Il pessimismo umano può esistere ma non può resistere all'ottimismo dell'amore di Dio.
Don Carmine, una domenica di gennaio di quest'anno, ebbe a dire: "mai dirsi pessimisti perchè vuol dire che non abbiamo fiducia in Dio".
Oggi, noi sappiamo che nel nostro passato recente ci sono stati molti "redentori": persone che hanno amato tanto Dio da trasfigurarne l'amore agli altri. Molti sono famosi: papi, santi, missionari, laici. Altri noti solo dalle persone che vivono nelle proprie comunità cristiane e non per questo meno importanti nel piantare il seme dell'amore di Cristo in mezzo agli uomini: don Carmine era tra questi.
Oggi però sappiamo anche che il Signore Dio non ci lascia mai soli. Ecco perchè, accanto alle preghiere per ricevere un pastore che ci possa guidare attraverso la nostra età, bisogna essere ottimisti nella fede.
Alcuni, in questi giorni, dopo la scomparsa di don Carmine, sono sostanzialmente preoccupati per il futuro e per il pastore che subentrerà al nostro amato parroco: così non deve essere!
E' giusta e dovuta la preghiera, ma è giusto anche essere in attesa ... fiduciosa; e pronti, quando sarà il momento, a ripartire gioiosamente con l'evangelizzazione e la pastorale con il pastore che il Signore ci manderà.